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Il linguaggio della coesione nella pianificazione di bacino distrettuale dell'Appennino Centrale

PA è un acronimo che bene o male tutti conosciamo, sta per Pubblica Amministrazione. Ma quanti altri ce ne sono, magari meno frequenti ma comunque piuttosto diffusi, che fatichiamo a decifrare? E allora ecco un elenco dettagliato di alcuni acronimi, delle sigle, delle espressioni che si possono incontrare in documenti, norme e testi prodotti dalla nostra Autorità e, più in generale, dalla Pubblica amministrazione.

Questo lavoro è un utile strumento per leggere il Progetto ReSTART alla luce della pianificazione distrettuale dell’Appennino Centrale.

Il progetto, finanziato dall’Agenzia per la coesione territoriale attraverso i fondi del Programma operativo nazionale Governance e capacità istituzionale 2014-2020, vede l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale in prima linea, insieme alle Regioni interessate dal sisma, per sviluppare il primo modello europeo di piattaforma tecnologica di resilienza per la ricostruzione più sicura dei 138 Comuni colpiti dai terremoti 2016-17 nel Centro Italia e per mettere a disposizione della Struttura commissariale per la ricostruzione le proprie competenze tecnico-scientifiche, fornendo un quadro aggiornato del rischio idrogeologico dell’area per poter realizzare una ricostruzione in condizioni di sicurezza. 

Dalla A di "Attività" alla Z di ZSC, ovvero "Zone speciali di conservazione", in questo elenco è possibile conoscere non solo la formula estesa ma anche in cosa concretamente consistano determinate espressioni. E, che siano italiane come ACT (Agenzia di coesione territoriale) o straniere come WFD (Water Framework Direttive, ovvero Direttiva quadro sulle acque), come queste sigle concretamente incidano nella nostra vita di tutti i giorni.

Questo lavoro sarà costantemente aggiornato e integrato sulla base di eventuali modifiche normative.

 

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Data di ultima modifica: 19/05/2020
Data di pubblicazione: 18/05/2020