RISORSE NATURALI RINNOVABILI
Le risorse naturali si possono considerare rinnovabili o non rinnovabili a seconda se i tempi di utilizzo da parte dell’uomo siano inferiori o superiori ai tempi di rigenerazione delle risorse.
Risorse non rinnovabili: risorse i cui tempi di rigenerazione sono governati dalla natura e sono enormemente superiori ai “tempi umani” (es. petrolio, metano, minerali, ecc.)
Risorse rinnovabili: risorse che si possono rigenerare in cicli temporali coerenti con quelli di utilizzo da parte dell’uomo (es. acqua, suolo, fauna, flora, ecc.)
SVILUPPO SOSTENIBILE
Esistono molte definizioni di sviluppo sostenibile, tra le quali:
- “Development that meets the needs of the present without compromising the ability of future generations to meet their own needs” (Rapporto Brundtland, 1987)
- “The scale of economic activity related to the natural capacities of ecosystems to regenerate resource inputs for the economy and to assimilate the waste flows from the economy” (Daly, 1992)
- “…non-declining consumption per capita, or per unità of GNP or some alternative agreed welfare indicator(s)” (Turner, 1993)
- “Maximum development that can be achieved without running down the capital asset of the nation, which are its resource base” (Victor, 1991)
- “Economic development that endures over the long run” (Pezzey, 1992)
- “Sviluppo che offre servizi ambientali, sociali ed economici di base a tutti i membri di una comunità, senza minacciare l’operatività dei sistemi naturale, edificato e sociale da cui dipende la fornitura di tali servizi” (ICLEI, 1993).
Malgrado le differenze, vi è ormai consenso sul fatto che lo sviluppo sostenibile si basa su tre pilastri:
- La ricerca di un maggior benessere economico;
- La ricerca del rispetto della compatibilità ambientale;
- La ricerca del progresso sociale nel senso di una maggiore giustizia intra-generazionale e della preoccupazione per le generazioni future.
Perseguire lo sviluppo sostenibile può essere visto come un problema di allocazione intertemporale delle risorse in modo efficiente ed equo.
Il principio di fondo è il seguente: “le generazioni precedenti devono essere libere di usare le risorse disponibili fintanto che non provocano una diminuzione del benessere delle generazioni future”.
Tali concetti sono fondamentali nell’utilizzo di risorse naturali come l’acqua ed il suolo.
L’approcio metodologico che mette in relazione i diversi elementi, al fine di poter effettuare le scelte di politica ambientale e verificarne gli effetti in futuro, è indicato dallo schema DPSIR dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA).