
Nei periodi dell’anno in cui la quantità di acqua può aumentare sensibilmente e rapidamente, bisogna fornirgli lo spazio opportuno per poter defluire, o essere contenuta, evitando i rischi per le persone e le cose.
Attualmente, il riferimento europeo per conoscere ed intervenire in tali situazioni ci è dato dalla direttiva comunitaria sulla Valutazione e Gestione del Rischio Alluvioni 2007/60/CE. Recepita in Italia con il Dlgs 49/2010.
Nel Distretto dell’Appennino Centrale, l’atto di pianificazione che governa tali esigenze è il Piano di Gestione del Rischi Alluvioni del Distretto (PGRAAC).
Il PGRAAC a partire dal dicembre 2015, viene aggiornato ogni 6 anni (2021, 2027, ecc).
Il processo di recepimento della Direttiva Alluvioni e l’integrazione con i Piani nati dalla normativa previgente (Piani Straordinari, Piani di Assetto Idrogeologico, ecc), sono riassunti nel seguente link: recepimento_direttiva_alluvioni
Dal 2015 le attività di riesame previste dalla Direttiva Alluvioni procedono in coordinamento con le attività di riesame previste dalla Direttiva Quadro Acque.