ancarano

 

All'interno della Linea di intervento 2 del progetto ReSTART, riguardante il rischio gravitativo, la sua mappatura post sisma e il programma delle misure da adottare per garantire la massima sicurezza possibile, si sta procedendo all'aggiornamento del quadro di pericolosità da frana. Tale lavoro avviene per bacini prioritari selezionati sulla base della presenza  e  del numero dei  piani  attuativi.  Il  primo  bacino  selezionato  è  quello di  Ancarano, relativo al bacino del Torrente Campiano, in cui sono presenti 8 piani attuativi: 5 relativi al comune di Norcia e 3 al comune di Preci.

  
Cliccando sul link che segue potete leggere la relazione completa. Essendo la prima sul tema, contiene anche alcuni approfondimenti sulla metodologia e sul flusso di lavoro applicati.
Qui si anticipano solo in sintesi le caratteristiche del territorio e la descrizione del lavoro svolto.
Il  bacino  di  Ancarano  coincide  con  l'area  di  drenaggio  del  torrente  Campiano  e  rappresenta  un  classico esempio  della  geologia dei bacini dell'Appennino  centrale. A  seguito  degli  eventi  sismici  del  2016  sono  state  notate delle frane  e  dei colamenti.  Le  prime  hanno interessato alcune  pareti  particolarmente ripide  dei  rilievi  carbonatici,  soprattutto  crolli e  rotolamenti  di massi anche di dimensioni importanti, mentre le coltri detritiche sono state interessate da colamenti rapidi. Le analisi condotte con l'utilizzo dei satelliti hanno evidenziato diversi movimenti sia in corrispondenza del 24 agosto che di quello del 30 ottobre.


Oltre all'aggiornamento del quadro dei fenomeni censiti e delle relative aree di interferenza si è proceduto anche con un'analisi di suscettibilità del territorio ai fenomeni di dissesto gravitativo. L'analisi di suscettibilità da frana (metodo FranaRisk) ha il fine di individuare quei settori che, pur non evidenziando allo stato attuale elementi di dissesto, presentano elementi e fattori predisponenti tali da poter generare nel futuro fenomeni franosi. All'interno del bacino in studio sono state effettuate anche analisi numeriche di rotolamento di massi. Il lavoro è stato effettuato in tre differenti settori del bacino per i quali precedenti studi avevano individuato aree di  possibile  distacco  di  blocchi  rocciosi  ed  una loro successiva discesa  lungo  i  versanti, potenzialmente pericolosi per alcuni edifici e strade.


Al seguente link tutti i dettagli e gli esiti del lavoro effettuato.
Mappatura post sisma e programma delle misure.Bacino di Ancarano - Maggio 2020

Data di ultima modifica: 30/06/2020
Data di pubblicazione: 30/06/2020