OSSERVATORIO
Riunione straordinaria dell’Osservatorio sull’utilizzo della risorsa idrica: permane la situazione di grave siccità rilevata a luglio

Permane una situazione di grave siccità e per quanto riguarda lo scenario di severità idrica distrettuale si conferma il livello alto. È questa la sintesi delle analisi presentate oggi nel corso della riunione straordinaria dell’Osservatorio permanente sull’utilizzo della risorsa idrica dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale. Secondo i rilevamenti e i monitoraggi effettuati dal CNR-IRSA, “le precipitazioni di agosto 2022 hanno determinato un leggero miglioramento degli indici di portata mensili sul versante tirrenico, mentre detti indici risultano sostanzialmente invariati sul versante adriatico”. Anche gli indici di portata su scale temporali più ampie (3, 6 e 12 mesi) mantengono valori sostanzialmente invariati rispetto lo scorso luglio, evidenziando dunque “deficit significativi, in particolare sulla dorsale appenninica”. Anche negli ambiti ottimali per la gestione del Sistema Idrico vengono confermate le situazioni di criticità dei sistemi idrici evidenziate nel corso della precedente riunione dell’Osservatorio, tenutasi il 2 agosto, “con peggioramenti locali” e “impatti sugli ecosistemi fluviali dovuti al prolungarsi del grave stato siccitoso”. Un quadro generale, dunque, che necessita ancora di un monitoraggio molto attento e di azioni mirate al contenimento della crisi. Come si legge nelle conclusioni formulate nell’ultimo numero del “Bollettino informativo” presentato oggi nel corso dei lavori, l’Osservatorio prosegue nell’attività di supporto informativo/operativo per l’emergenza siccitosa in quanto “sono state già prese tutte le misure preventive, ma prevale uno stato critico non ragionevolmente prevedibile nel quale la risorsa idrica non risulta sufficiente ad evitare danni al sistema, anche irreversibili.”
Nonostante le piogge di agosto, quindi, lo scenario complessivo non cambia. Il dato è emerso anche a livello nazionale nelle analisi effettuate dal Dipartimento della Protezione civile: sebbene agosto ha mostrato un’inversione di tendenza, con anomalie positive nelle precipitazioni che hanno raggiunto percentuali positive anche superiori al 30 e 40%, con un picco di oltre il 100% rispetto alle medie nazionali nel Mezzogiorno, il monitoraggio effettuato dalla Protezione civile rivela che l’anno idrologico compreso tra settembre 2021 e agosto 2022 si chiude “con estesi deficit idrici” sulle regioni settentrionali, precipitazioni in media o lievemente sopra la media in quelle meridionali e sulle isole maggiori e, per il settore centrale, registra “deficit del -30%, -40% su Toscana, Umbria, Lazio; -20% su Marche settentrionali e settore interno dell’Abruzzo”.
Leggendo i dati più nello specifico, attraverso il monitoraggio effettuato dalle singole Regioni del Distretto si conferma la necessità di mantenere alta l’attenzione.
In Umbria, “nei primi 8 mesi del 2022 si registra un deficit complessivo di circa il 40%, che era del 50% a luglio, con un recupero parziale dato dalle precipitazioni di agosto. Tale situazione risulta essere comunque molto gravosa, con notevoli conseguenze sulle disponibilità idriche per tutto il territorio regionale”. Viene segnalata “severità idrica globale a scala regionale di livello alto” anche nel Lazio, “severità idrica da bassa ad alta” nelle Marche e prevalentemente bassa e media in peggioramento (nel Sub-ambito Chietino) in Abruzzo.
Tutto il materiale presentato nel corso della riunione dell’Osservatorio, e l’ultimo numero del Bollettino informativo dell’Osservatorio, saranno consultabili sul sito web dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale.

 

Roma, 9/9/2022.

 

Data di ultima modifica: 12/09/2022
Data di pubblicazione: 12/09/2022