COSA SONO I CONTRATTI DI FIUME?
Sono strumenti volontari di programmazione negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale, inseriti tra gli strumenti attuativi delle politiche di difesa del suolo e delle acque, ai sensi dell' art. 68 Bis del testo Unico Ambientale DLgs 152/2006. Rientrano in questa definizione anche i contratti di lago, di costa, di paesaggio, di acque di transizione, di foce e di falda.
Concorrono alla definizione e all’attuazione degli strumenti di pianificazione di distretto e al perseguimento degli obiettivi delle normative in materia ambientale, con particolare riferimento alla direttiva 2000/60/CE (Direttiva quadro sulle acque), che prevede il raggiungimento del “buono stato” di qualità dei corpi idrici, alle relative direttive figlie, unitamente alla direttiva 2007/60/CE (direttiva alluvioni), e alle direttive 42/93/CEE7 (direttiva Habitat) e 2008/56/CE (direttiva quadro sulla strategia marina), in quanto utili strumenti per la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento, l’utilizzo sostenibile dell’acqua, la protezione dell’ambiente e degli ecosistemi acquatici, la mitigazione del rischio idraulico e della siccità.
COME FUNZIONANO I CONTRATTI DI FIUME?
- La prima condizione è la costituzione di un Comitato Promotore che attivi volontariamente la partecipazione pubblica e privata.
- L’ adesione è libera a tutti attraverso un percorso “botton up” al fine di contribuire direttamente alla redazione del Contratto.
- Facendo sistema con gli altri attori partecipanti per il raggiungimento di obiettivi comuni.
Le fasi principali dei CdF:
- Condivisione di un Documento d’intenti (Manifesto) contenente le motivazioni e gli obiettivi generali sottoscritti da parte dei partecipanti al Contratto.
- Analisi conoscitiva preliminare integrata sugli aspetti ambientali, sociali ed economici del territorio oggetto del CdF finalizzata soprattutto alla definizione degli obiettivi in coerenza con la pianificazione di distretto.
- Elaborazione di un Documento Strategico che definisce lo scenario riferito ad un orizzonte temporale di medio-lungo termine, che integri gli obiettivi della pianificazione di distretto con le politiche di sviluppo locale del territorio.
- Definizione del Programma di Azione (P.A.) fattibile e realizzabile, generalmente triennale con indicazione per ogni azione dei soggetti attuatori, i rispettivi obblighi e le modalità attuative, le risorse umane ed economiche necessarie e la relativa copertura finanziaria.
- Sottoscrizione di un Atto d’impegno formale: il vero e proprio Contratto di Fiume che contrattualizza le scelte condivise nel processo partecipativo.
PERCHE’ I CONTRATTI DI FIUME?
- Sono uno strumento per la riqualificazione fluviale ed il recupero degli ecosistemi.
- Sono una risposta complementare al dissesto idrogeologico per territori sempre più vulnerabili.
- Sono un importante esempio di partecipazione dal basso.
- Valorizzano gli ecosistemi acquatici con attività culturali, sportive, ambientali e ricreative.
- Mettono al centro dell’attenzione la tutela e la fruibilità del bene collettivo.
Ai fine di avere un quadro generale aggiornato dei CdF avviati a scala di distretto, questa Autorità ha predisposto uno specifico questionario per una ricognizione sullo stato di attuazione degli stessi.
Si invitato gli interessati alla compilazione ed alla massima diffusione